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LE MANIFATTURE RIUNITE DI GIAVENO DISTRUTTE DA UN INCENDIO

Le Manifatture Riunite di Giaveno distrutte da un incendio Le Manifatture Riunite di Giaveno distrutte da un incendio I pompieri hanno lavorato ininterrottamente 29 ore e mezzo == Due case coloniche salvate i Un milione e 300 mila lire di danni rentl braciere, if tetto era Intento crol¬ li grave incendio sviluppatosi la scorsa notte nelle « Manifatture Riunite» di Giaveno, é di cui abbiamo dato una succinta notizia nel giornale di ieri, ha pressoché distrutti gli stabili, rovinato i macchinari e materie di scorte per la lavorazione, causando un danno che approssimativamente viene valutato ad un milione e 300 mila lire. L'edificio principale, dove si trovavano i diversi laboratori, si eleva a quattro piani ed è vastissimo. E' una vecchia costruzione che risaie al '700, quindi con largo uso di legname per la travatura e per i pavimenti. Ad uso industriale è stato adibito molto tempo dopo. L'incendio, che si ritiene causato da un corto circuito", ha trovato facile esca in questo legname e le fiamme, favorite dal vento che soffiava al par di un mantice nei braciere, hanno divampato altissime in Un baleno. Folate di scintille e detriti incandescenti venivano porteti lontano e due case coloniche, non molto distanti dalla Manifattura, sl incendiavano. Fortunatamente sul posto, mentre era stato telefonato a Torino alla Caserma ded Vigili del fuoco, si erano portati subito i pompieri volontari di Giaveno. Se gli attrezzi di cui disponevano non 11 mettevano in grado di poter affrontare con qualche speranza di .successo l'immenso rogo costituito dall' edificio principale, assai bene servirono invece a domare immediatamente l'incendio delle due case coloniche scongiurando ulteriori danni. Erano intanto giunti in fretta da Torino tre distaccamenti di Vigili del fuoco agli ordini dell'ing. Pastore e 11 lavoro si inizio subito febbrilmente. Accanto all'edificio incendiato erano magazzini e tettole; sotto una di queste ultime si trovavano botti e damigiane di olio e petrolio, nafta, par afina e destnna destinata alla lavorazione e che se raggiunte dalle fiamme avrebbero potuto alimentarle ancor più ed allargare ie dimensioni del sinistro. Tutte queste materie infiammabili sono' state poste in salvo mentre le lande riversavano a tor' acqua nel - gigantesco jato con sinistro rumore solle vahdo colonne di fumo e di scintille. Dalla sommità dell'edificio le travi pencolanti minacciavano di cadere ed i vigili saliti fin lassù le abbattevano a colpi di scure, compiendo un lavoro assai pericoloso. Fino alle 19 di ieri sera i pompieri sono rimasti sul posto ' Ininterrottamente occupati nelle opere di spegnimento. Purtroppo le «Manifatture Riunite» erano pressoché completamente distrutte: oltre all'edificio principale ed alcune tettoie, anche il macchinario e le scorte di materie prime. Sul posto si sono subito recatl il Podestà ed 11 segretario del Fascio di Giaveno. Erano pure accorsi col consigliere delegato della Società, consiglieri di amministrazione ,e direttori dello stabilimento. Quasi tutta la maestranza al completo (300 operai) assistevano all'opera delle fiamme distruttrici e con essa buona parte della popolazione. Le « Manifatture riunite » non sorgevano nell'abitato; ma in una frazione detta Tetti Grange. Già da qualche tempo era stata-ritenuta necessaria una nuova sede per l'industria ed è già in corso di costruzione e presso ad essere ultimato un altro stabile a circa 200 metri dal primo.