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RIVOLI: «MI È CADUTO UN LASTRONE DENTRO IL LETTO» DANNI A GIAVENO, PIOSSASCO. ORBASSANO, PINEROLO

Rivoli: «Mi è caduto un lastrone dentro il letto» Danni a Giaveno, Piossasco. Orbassano, Pinerolo

Rivoli: «Mi è caduto un lastrone dentro il letto» Danni a Giaveno, Piossasco. Orbassano, Pinerolo Un operaio di 54 anni, svegliato di soprassalto dal boato, ha rischiato di morire Rivoli: «Mi è caduto un lastrone dentro il letto» Danni a Giaveno, Piossasco. Orbassano, Pinerolo Crollato il soffitto di una chiesa a La Maddalena di Giaveno: illesi 20 bimbi che erano a lezione di catechismo Crepe nei muri, un campanile incrinato - A Cantalupa caduta di massi - Una precedente scossa anche alle 6,30 Giaveno, a cavallo tra le valli Chisone e Susa, epicentro del terremoto. Alle 15,32 nella canonica annessa alla chiesa parrocchiale della località «La Maddalena» giocano una ventina di bambini, andati a catechismo. Il parroco don Ferdinando De Marchi gironzola per le stanze. Improvviso il boato, decine di secondi che sembrano un'eternità. Racconta don Ferdinando: «Ho sentito un fragore, come se fosse scoppiata una bomba. Mobili e tavoli si sono messi a ballare. Subito ho pensato allo scoppio di bombole di gas. Piovevano calcinacci dovunque, mi sono speventato al vedere le cassette di mele che si rovesciavano. Sono corso dai bambini li ho visti fuggire terrorizzati: Tanto spavento ma per fortuna nessun danno a persone. Notevoli invece alla chiesa, costruita nel 1680, alla canonica e alle case vicine alcune delle quali sono state dichiarate inagibili dai vigili del fuoco. Lesionata gravemente anche la scuola elementare a una cinquantina di metri dalla chiesa. Le antenne, i comignoli, e le tegole caduti un po' ovunque nei paesi delle vallate non si contano. Soprattutto tanto spavento. Attimi di terrore ha vissuto soprattutto un operaio di Rivoli, altra città particolarmente colpita dal sismo. Al momento della forte scossa Salvatore Tucci, 54 anni, che abita con la moglie Giuseppina e 6 figli in un alloggio in via Roma 20, centro storico tivolese, stava riposando a letto. Per fortuna da solo. Infatti sulla parte destra del letto matrimoniale si sono abbattute due lastre di cemento armato. Era crollata una parte del soffitto. L'uomo è rimasto illeso. Decine le chiamate ricevute dai vigili del fuoco di Rivoli. Nella parte alta della città le crepe su muri e soffitti non si contano. Colpite soprattutto le case in via Caselette, in vicolo Morra e in via Lincoln. Qui come in altre parti la gente si è riversata in strada, per timori di altre scosse e per notizie allarmistiche diffuse dal tam tam delle voci lncon- trollabili. A percorrere nel pomerìggio le strade da Beinasco ad Orbassano, le solite scene. Gruppi di persone in strada, a raccontarsi le rispettive impressioni, episodi vissuti, a rincuorarsi. Qualcuno ha pensato ad organizzarsi per passare all'aperto la serata: ha acceso enormi falò, punto d'incontro di gente spaventata, bisognosa di parlare, sfogarsi, trovare solidarietà. Molti con le radioline accostate all'orecchio per seguire in via diretta, minuto per minuto il dopo-terremoto. Scene analoghe nel Pinerolese e nella Val Chisone dove nella prima mattinata di ieri era stata avvertita una scossa di media intensità. A Pinerolo è stato evacuato un alloggio in vicolo Giraudo, nell'asilo nido in via Dante è scoppiato il boiler. Ma scene di spavento, testimonianze drammatiche sono avvenute un po' ovunque in provincia. A mano a mano che la gente s'è ripresa si sono appresi episodi drammatici, conosciuti o dai cronisti recatisi nei vari posti o telefonati dagli stessi protagonisti a «La Stampa». Maria Luisa Garnero, 60 anni, via Peschiera 10 a Piossasco, al momento della scossa si trovava in cucina. Dopo il boato è andata a controllare la camera da letto. Il soffitto era crollato e la stanza era un ammasso di calcinacci, mattoni, pietre. Solitamente nella camera andavano a giocare i nipotini della Garnero, Francesca e Federico Rizzo, 5 e 3 anni. Ieri quando è arrivato il terremoto erano per fortuna in cucina con la nonna. Lesionato, sempre a Piossasco, è rimasto il municipio ricavato da un ex convento. E' crol¬ lata una parte del campanile della chiesa di S. Rocco, la facciata della chiesa di S. Francesco è lesionata. Qualcuno in paese ha avvertito una leggera scossa alle 14, ma neanche da paragonare a quella successiva delle 15,32. Sembrava di sentire un treno in marcia a gran velocità, hanno commentato in molti. Questo un quadro dei centri più colpiti. Cantalupa — La chiesa dovrà subire minuziosi controlli prima di essere riaperta, date le lesioni ai muri. Sulla strada provinciale sono caduti numerosi massi che in serata sono stati rimossi. Sestriere — Allarme tra i villeggianti, che dopo i primi attimi di spavento si sono riversati per le strade. Villarbasse — Nel centro del paese, oltre alla caduta di cornicloni e all'interruzione dei telefoni, si è avuto in molte case il crollo di calcinacci e in qualche caso anche di lampadari. Almese — Danni in un capannone, crollo di una torretta di un forno in disuso e di un palo della luce. Volvera — Sono caduti calcinacci nell'antica chiesa e all'interno della farmacia comunale. Nessun ferito. Pinerolo — II prof. Gianni Sartorio, insegnante nell'istituto musicale ha raccontato che «era in corso la lezione, quando all'improvviso si è levato un boato, mentre cattedra e banchi si mettevano a tremare, i lampadari ad oscillare e i vetri delle finestre a vibrare. Ci siamo subito preoccupati di fare sgomberare i ragazzi e ci siamo precipitati per le scale, cercando di calmare gli allievi molti dei quali erano in preda al terrore. Abbiamo poi constatato, cessata la scossa, che nei muri esterni che guardano verso il cortile, si erano aperte delle crepe larghe anche un centimetro, fino all'altezza del secondo piano». Anche un'abitazione, in vicolo Girando, ha dovuto essere abbandonata perché lesionata; nel nido d'infanzia di viale Dante la scossa ha provocato la rottura di un'autoclave che ha allagato l'istituto. Lesionata anche la chiesa parrocchiale di Frossasco. Trana — Il sismo ha provocato crepe nel palazzo comunale e in via Roma ha provocato il crollo di un abbaino nella casa degli eredi Borgogno: i detriti sono rovinati su una «124» parcheggiata davanti all'edificio e l'autovettura ha riportato gravi danni. Settimo — E' crollato il cornicione della scuola «Giacosa». Molti! vetri Infranti. Villar Perosa — Si è spezzato il collegamento telefonico, in molte case e negozi sono crollati calcinacci e suppellettili. Borgo ne — Lo spostamento causato dalla scossa ha infranto 1 vetri della scuola elementare. Nell'alloggio di Salvatore Tucci a Rivoli due lastre di cemento sono cadute sul letto La classificazione dei terremoti I terremoti sono classificati secondo due scale: la Riehter e quella Mercalli. La scala del sismologo italiano Mercalli è basata sull'accelerazione massima subita dal terreno In seguito al terremoto ed indica, più che altro, le conseguenze del sismo. 1* grado: la scossa è registrata solo dagli strumenti; 2* grado: le scosse appena percettibili; 3* grado: le scosse leggere con un minimo di danni; 4' grado: le scosse avvertite da tutti, tremano gli infissi; 5' grado: gli orologi si fermano, gli oggetti oscillano; 6* grado: cadono oggetti e calcinacci; 7* grado: lesioni agli edifici, caduta di cornicioni; 8* grado: crollano le case, cadono linee elettriche; 9* grado: le scosse sono disastrose, molte vittime; 10* grado: crollano quasi tutte le case, si aprono crepacci; 11* grado: nessun edificio rimane in piedi, numerose frane; 12* grado: una scossa cosi violenta che tutta la zona cambia aspetto. La Scala Riehter è basata sul calcolo della energia liberata dai terremoto. E* nata dopo la realizzazione di strumenti più perfezionati di quelli a disposizione di Mercalli. Essa comprende nove gradi: ognuno di essi indica effetti dieci volte superiori rispetto al sismo del grado inferiore.

25 Aprile 1967 numero 96