Vigili

(27.03.1965) LASTAMPA - NUMERO 73

L'intera montagna del Musinè in fiamme Altri incendi a Lanzo, Gondove, Giaveno

L'intera montagna del Musinè in fiamme Altri incendi a Lanzo, Gondove, Giaveno Un rogo nella notte, visibile a trenta chilometri di distanza L'intera montagna del Musinè in fiamme Altri incendi a Lanzo, Gondove, Giaveno Il fuoco, favorito dal vento e dalla siccità, divampa nei boschi e distrugge baite e casolari isolati - Frazioni minacciate dalle fiamme che si estendono, in alcune zone, su un fronte di 4-5 chilometri - Infaticabile lotta di pompieri, alpini e montanari per limitare i danni - Un contadino è morto bruciato mentre tentava di difendere la sua vigna Il forte vento e la siccità hanno provocato ieri parecchi incendi nella provincia di Torino. Gli episodi più drammatici sono avvenuti sul fianchi del Musine, sui monti di Condove, a Coazze di Giaveno, e nelle valli di Lanzo. dove un uomo 6 morto nel disperato tentativo di difendere la sua vigna dalle fiamme. Per tutto il giorno squadre di vigili del fuoco, alpini e volontari si sono prodigati per arginare gli Incendi. Ieri sera il monte Musine appariva completamente avvolto in una cortina di flomme e fumo: le pendici del monte ricordavano quelle di un vulcano in eruzione, percorso da colate incandescenti. I primi focolai si erano sviluppati già nel pomeriggio, quando i contadini avevano visto pennacchi di fumo alzarsi dal valloni del monte. Ma all'Imbrunire, con il vento, le fiamme divampavano violente e si estendevano per 4-5 chilometri. Verso le 20 alcuni boschi nei pressi della fraziono Milanere erano avvolti dal fuoco: pompieri e montanari lottavano per fermare l'avanzata delle fiamme che minacciavano le prime case della borgata. Gli incendi scoppiavano un po' ovunque: alle porte di Almese un bosco e alcune centinaia di metri di terreno ricoperto da sterpaglie, prendevano fuoco. Gli abitanti accorrevano con badili e picconi: veniva scavato un lungo fosso serpeggiante, mentre i vigili attaccavano le fiamme dall'altro lato. La frazione Grange di Alme- se, verso le 23, era pratleamen- pte circondata dal fuoco: mentre mgll uomini si aprivano un varco vfra. le vampe e il fumo che face- Tva lacrimare gli occhi e tossire, da i i 1 a e , o a l à ; r ¬ ti vento cambiava direzione e l'Incendio si estingueva. Richiamati dal bagliore dello fiamme, visibili a trenta chilometri di distanza, centinaia di automobilisti affluivano lungo la statale di Avigliana e sulla vecchia strada militare, rendendo difficile la circolazione. Poco prima di mezzanotte un gruppo di alpini di Rivoli, accorreva in aiuto del vigili del fuoco e si inerpicavano sui fianchi del monte, oltre la frazione Milanere, diretti verso il focolaio dell'incendio, sulla vetta del Musine. Parecchie baite disabitate sono state distrutte * * Tra le ceneri di un bosco presso Lanzo è stato trovato ieri il cadavere bruciacchiato di un uomo. Si chiamala Michele Bùssóne, aveva 79 anni ed.era' morto -U giorno prima, lottando cóntro l'incendio.- che .minacciava li suo podere Il Bussone abitava a Vallo con la moglie Teresa. Erano spo satl da 53 anni ed avevano avuto dieci figli. Ne avevano visti morire quattro; gli altri si erano sposati e li avevano lasciati soli. Allora si erano trasferiti da Torino (lui era stato ope raio in una ditta di ascensori di via Carle) alla Joro casa di Vallo. Avevano 25 mila lire di pensione e un pezzo di terra sulle pendici del monte Basso. Pochi metri quadrati coltivati a vigna. L'altra mattina il Bussone uscito a potare le viti e per un tratto di strada si è accompagnato con una donna del pae se. Teresa Caglio di 76 anni E' stata lei che gli ha indicato il fuoco: et Guardate, Michelino, brucia la montagna ». Il Bussone ha visto 11 fumo salire da una boscaglia sopra il suo podere, si è avviato con passo svelto su per la mulattiera. E' arrivato ansante dove bruciava della sterpaglia, ha raccolto un bastone e ha cominciato a battere le fiamme e le ceneri per soffocarle. Ma il vento alimentava l'incendio e lo spingeva verso la vigna del vecchio. Sono arrivati due giovani di Vallo — Felice Airaudi e Luigi Colombano — hanno aiutato il Bussone fino a mezzogiorno, poi sono scesi al paese, ma prima lo hanno chiamato: «Venite anche voi, Michelino ». Non han no capito la sua risposta. Il fronte delle fiamme si è esteso, il paese si ò sentito in BvmcdsasdvvcnpdaLrreàtfImvsdCpziun pericolo. Una sessantina di uo mini sono saliti per circoscri vere e domare le fiamme, da Torino sono giunte tre squadre di pompieri. Nessuno ha visto il Bussone. A sera il fuoco era vinto e tutti hanno lasciato la montagna. « Mio marito non è con voi? » ha chiesto la moglie del Bussone agli uomini quando sono giunti in paese. « Non lo abbiamo visto ». La donna è scoppiata in pianto : « E' andato stamattina alla vigna, dove c'era il fuoco ». Squadre di volontari sono partite alla ricerca, che è durata fino alle tre di notte. E' . ripresa ieri mattina alla prima luce ed è stato un nipote del Bussone, Alessandro di 35 anni, a scoprire il cadavere. L'uomo giaceva bocconi sul terreno arso e tra sterpi incenerite. Le braccia e la schiena erano bruciacchiate. Stringeva àncora il bastone annerito dal tuo co. D'altra mano era scarnificata e una grossa pietra era Insanguinata. Alcuni metri a morite .vi "era il canpéllò della vittima. La disgrazia è stata cosi ricostruita. Il Bussone. è attaccato dal fuoco, la sua giacca brucia. Cade e rotola per alcuni metri, per 11 [ dolore non riesce ad alzarsi, nemmeno alutandosi con il bastono né aggrappandosi ad un masso con disperazione, fino a- spezzarsi le unghie. At¬ torno a lui crepita l'incendio, il denso fumo avvolge lo sventurato, che muore per soffocamento. Poi cambia il vento, »e fiamme si allontanano e risparmiano 11 cadavere. * * A Giaveno l'incendio è divampato su nu fronte di quattro chilometri sopra i monti di Coazze. Ardua l'impresa dei vigili, ai quali si sono uniti due distaccamenti giunti da Torino. Il forte vento alimentava le fiamme spingendole verso alcune frazioni disabitate. Sono state distrutte alcune baite delle borgate Glal e Plancera. Ottanta allievi carabinieri del battaglione mobile. Inviati come rinforzo, sono riusciti a circoscrivere le fiamme quando erano ormai a poche decine di metri dalle frazioni Crottl, Rosa e Re. — A Condove l'Incendio divampato la scorsa notte sul fianco della montagna, ha raggiunto ieri sera un fronte di dieci chilometri. Favorite dal vento le fiamme hanno distrutto boschi e vigneti: le frazioni di San Valeriana e Poisatti sono circon- date dal fuoco. Collaborano con i vigili di Condove, squadre di montanari, un reparto di artiglieria alpina di stanza a Rivoli, carabinieri e guardie forestali. — A Villarfocchlardo le campane hanno suonato a Btormo verso le 20: era scoppiato un incendio nei boschi di rovere verso la borgata Banda e le fiamme minacciavano una piccola centrale elettrica. Sono intervenuti i carabinieri, alpini da Susa, i vigili del fuoco e volontari. — A Piossasco un incendio sui boschi verso Trana ha tenuto impegnati per tutta la notte squadre di volontari e di carabinieri. — Altri roghi di boscaglia sono divampati sulla collina torinese, In particolare al Colle della Maddalena in direzione di Revigliasco, lungo la strada del Fioccardo. Ottanta vigili del fuoco, comandati dall'lng. Giacomino, sono accorsi da una località all'altra e in alcuni cast sono stati aiutati da volontari. — Due squadre di pompieri sono anche intervenute alle H.30 a Grugliaseo in via Pietro Micca 5, dove bruciava una fabbrica di ovatta per imballaggio. L'incendio — scoppiato per cause non ancora accertate — è stato domato in due ore. Ha distrutto macchinari e depositi di ovatta per il valore di un milione e mezzo. e e r e e e e i , i Le fiamme si estendono su tutta la cresta del Musine. Michele Bussone, morto bruciato nell'incendio di Lanzo VEDERE IN 18" PAGINA : Altre notizie della cronaca